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Roma, 45 d.C. Il senatore Publio Aurelio Stazio si appresta a trascorrere una serena giornata di festa alle nozze di Lucilla, figlia del celebre retore Arriano, con il discepolo prediletto di costui, il brillante Ottavio. Ma le sue aspettative sono presto frustrate: la sposa, infatti, viene ritrovata cadavere in una vasca di fanghi termali. Sembra essere stata stroncata da un malore durante i preparativi. Parce sepulto, "Lascia in pace i morti". Non tutti i defunti, però, possono essere in pace. Non le vittime di crimini che reclamano giustizia, come ben sa il senatore. E, anche nel decesso di Lucilla, qualcosa non lo convince: perché, per esempio, la ragazza è morta tenendo un dito alzato, come a indicare il cielo? E quali segreti nasconde Camilla, la gemella di Lucilla, identica nell'aspetto ma molto diversa nei costumi? Infine, perché Arriano sembra affannarsi goffamente a nascondere le tracce del proprio passato? Quando un altro cadavere compare sulla scena, Publio Aurelio Stazio sa che il suo fiuto per il crimine non l'ha ingannato. E inizia a indagare...